Sei mesi di perquisizioni, pedinamenti, controlli hanno portato sulle tracce di 14 persone ora iscritte sul registro degli indagati redazione
Una vera e propria organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) realizzato tra la Provincia di Torino e la Nigeria è stata scoperta dagli agenti del Corpo forestale dello Stato nell’ambito dell’ “Operazione Freon”.
L’operazione prende il nome dal gas presente in rifiuti speciali pericolosi quali frigoriferi e congelatori dismessi che, insieme a ingenti quantitativi di elettrodomestici, apparecchiature elettroniche e parti di veicoli, venivano stipati a Torino in container da nave pronti per essere trasportati dal porto di Genova fino in Nigeria.
I carichi venivano contraddistinti come “masserizie” per la spedizione ma, in seguito ai sequestri effettuati anche presso la dogana di Genova, sono risultati costituiti non solo da RAEE ma anche da automezzi radiati.
Sei mesi di indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, e condotte dai Forestali del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Torino, hanno portato al sequestro di centinaia di tonnellate di rifiuti e all’iscrizione sul registro degli indagati di 14 persone tra rifornitori, trasportatori e gestori dei rifiuti, tutti di nazionalità italiana o nigeriana ma residenti nella provincia del capoluogo piemontese. Traffico illecito di rifiuti e violazioni della Convenzione di Basilea sui movimenti internazionali e sull’eliminazione di rifiuti pericolosi: ad oggi sono questi i capi d’accusa formulati.
I rifiuti venivano forniti prevalentemente da uno stabilimento di Beinasco (TO) e da centri di raccolta del pinerolese, venivano poi trasportati a Torino e depositati su un’area di diverse migliaia di metri quadri, ora posta sotto sequestro.
Si stima che il traffico abbia generato un volume di affari di oltre 500.000 euro l’anno considerando anche il conseguente risparmio dei costi necessari per lo smaltimento regolare dei rifiuti.
Proseguono le indagini sul materiale documentale sequestrato durante le perquisizioni dell’inchiesta al fine di verificare l’ipotesi di configurazione del reato di associazione a delinquere.
http://www.ilcorrieredellasicurezza.it/articolo.asp?idarticolo=forestale-scoperto-traffico-di-rifiuti-tra-italia-nigeria_3214
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